Istituto Pacinotti

Taranto è differente - Cittadinanza attiva digitale degli studenti per i giovani cittadini

L’Istituto Pacinotti di Taranto è una realtà molto interessante nel panorama educativo cittadino. Da sempre si impegna in azioni create ad hoc per la sensibilizzazione degli studenti e delle famiglie nei confronti dei temi ambientali e sociali che affliggono il comune pugliese.

Il tratto distintivo dell’istituto è infatti da sempre: garantire pari opportunità educative e formative per immettere nella realtà socio-economica locale e nazionale dei cittadini competenti, consapevoli e partecipi. I valori fondamentali per la comunità educante del Pacinotti sono la dedizione e la coerenza. Questi due valori si esplicitano nei piani educativo-didattici e nelle azioni e attività - dai laboratori agli eventi pubblici - che vengono proposti gli studenti dalla dirigenza.

Obiettivo finale è la formazione di tecnici competenti e capaci di dare nuovo impulso al sistema produttivo locale e nazionale, anche con la creazione di nuove imprese.

Da queste premesse la scelta - tra le altre strategiche - di partecipare da oltre 4 anni ai laboratori ed eventi territoriali di Economia Civile organizzati dalle reti di volontariato presenti ed entrando in contatto con imprese sostenibili e stakeholder locali.

Taranto è differente

pacinotti tarantoIl progetto vincitore del primo premio della seconda edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile non giunge dunque inaspettato.

La classe di chimica dei materiali ha lavorato con i docenti - applicando il Business Model Canvas di Nuova Economia spiegato da NeXt - per la sensibilizzazione dei cittadini tarantini più giovani, nei confronti di azioni già attuate e previste dal proprio Comune.

L’amministrazione pubblica di Taranto ha infatti messo in pratica delle buone pratiche per la raccolta differenziata, senza ottenere i risultati desiderati (Taranto ultima città pugliese per la raccolta differenziata con il 17,8%). Gli studenti hanno individuato la causa di questo problema, nel mancato coinvolgimento dei giovani locali, messi in rete tra loro tramite gli strumenti più comunemente utilizzati dalla Generazione Z.

Partendo dalla proprie conoscenze di chimica dei materiali, gli studenti hanno creato un gruppo di lavoro, per valorizzare i rifiuti e limitarne la produzione, innescando un sistema di comunicazione virtuoso e coinvolgendo tutti gli stakeholder strategici del Comune: associazioni e centri culturali come WWF; presidente del Consiglio comunale e vicesindaco; aziende che potrebbero essere interessate al riciclo o riutilizzo dei rifiuti; scuole locali, per la diffusione delle pagine social dedicate alla sensibilizzazione dei giovani.

Docenti e studenti insieme hanno condotto dopo l’emergenza sanitaria una serie di interventi pubblici di spiegazione del progetto, realizzando una brochure esplicativa; inaugurando pagine sui principali social network utilizzati dai giovani; programmando post settimanali dedicati alla spiegazione del progetto e di comportamenti virtuosi per un nuovo approccio al concetto di rifiuto. Alla ripresa dell’anno scolastico, saranno proprio gli studenti a spiegare alla Polizia Locale di Taranto la loro idea di diffusione della differenziata. E’ stato inoltre messo a punto e somministrato alla cittadinanza un questionario di rilevamento della loro conoscenza della raccolta differenziata, per partire dalle criticità che i cittadini riscontrano nell’applicazione di questa pratica.

Obiettivo finale: aumento della differenziata, riduzione degli sprechi e innesco di pratiche di economia circolare.