Dai giovani una nuova generatività per le periferie

Dai giovani una nuova generatività per le periferie

Dai giovani una nuova generatività per le periferie

Dai giovani una nuova generatività per le periferie

Sono iniziati i Community Hack® in vista della quinta edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile. Nelle ultime settimane, abbiamo incontrato tanti studenti per discutere di sviluppo sostenibile e innovazione, a partire dalle esigenze delle diverse realtà locali: Catania, Napoli, Parma.

La tematica di quest’anno, ovvero “la bellezza delle periferie”, invita a riflettere sia sulla concezione di periferia sia sul ruolo che ricoprono i presidi locali, come Villa Fernandes a Napoli, nell’incentivare percorsi generativi che vadano a beneficio di tutta la comunità.

Tradizionalmente considerate come luoghi distanti dal centro non solo in termini geografici ma anche culturali e sociali, le periferie italiane infatti hanno un enorme potenziale.

La bellezza del nostro territorio, anche e soprattutto a fronte delle tante criticità che si riscontrano – spopolamento e perdita di attività economiche, solo per citarne due – deve essere un vettore di generatività, un bene da valorizzare trovando la giusta chiave per conservare e innovare saperi ed esperienze.

Oggi esistono tanti strumenti da poter utilizzare per trasformare le nostre comunità e i nostri territori in una direzione inclusiva e sostenibile. La partecipazione dal basso è quello che fa la differenza. Per questo, costruire e coltivare spazi di confronto intergenerazionali e multidisciplinari, in cui competenze diverse abbiano la possibilità di mescolare le proprie idee e contaminarsi, rappresenta uno dei più forti imperativi del nostro tempo, per l’economia civile e non solo.

Pensiamo al valore della co-progettazione e della co-programmazione nelle “periferie”, per esempio, due tappe di un cammino che gli attori di ogni comunità possono decidere di intraprendere insieme: prima per fare emergere in maniera condivisa i bisogni del territorio, poi per andare a istituire delle buone pratiche capaci di offrire soluzioni partecipate e innovative.

Il tempo e le energie messe a disposizione di tutti avranno, così, un impatto multidimensionale, che determinerà a sua volta le condizioni del successo per le successive progettualità che andranno a insistere su quel territorio.

In questo disegno, le Università, da centro educativo possono diventare un luogo di sperimentazione tout court, adempiendo in maniera creativa e autorevole alla Terza missione – che si affianca alla ricerca e all’insegnamento – che le inserisce, con una veste di protagoniste, nello sviluppo multidimensionale del territorio. Per l’economia civile, esse costituiscono pertanto un partner strategico di fondamentale importanza.

Al centro, l’impegno dei giovani, le migliori energie non del futuro, ma del presente: le loro idee, i loro sogni, sono infatti coltivati sull’oggi, ed è questa la dimensione nella quale dobbiamo comprendere come creare, tutti insieme, opportunità di ben vivere e di sviluppo sostenibile.

Non perdere i prossimi appuntamenti:

Università:
● 17 aprile: Pescara
● 20 aprile: Catania, Napoli
● 27 aprile: Parma
● 8 maggio: Cassino
● 9 maggio: Catania
● 11 maggio: Firenze
● 15 maggio: Pescara
● 22 maggio: Firenze

Scuole:
● 19 aprile: Civitavecchia
● 20 aprile: Trento
● 4 maggio: Monterotondo, Roma
● 10 maggio: Monterotondo
● 17 maggio: Civitavecchia
● 18 maggio: Tor Bella Monaca
● 24 maggio: Monterotondo