Di nome, di fatto: intervista a Julia Faccin, Responsabile di Impatto di Progesto

Di nome, di fatto: intervista a Julia Faccin, Responsabile di Impatto di Progesto

Di nome, di fatto: intervista a Julia Faccin, Responsabile di Impatto di Progesto

Ambasciatrici: di nome, di fatto.

Intervista a Julia Faccin di Progesto

Premiata come Ambasciatrice dell'Economia Civile sul palco del Festival nel 2022, Progesto è una società di ingegneria che si occupa di consulenza e formazione in ambito di direttive di prodotto (progettazione, assistenza tecnica specialistica della documentazione, gestione dei rapporti con gli Organismi Notificati), di sistemi di gestione della qualità e di percorsi di sostenibilità aziendale, promuovendo un approccio innovativo per la tutela della sicurezza delle persone e dell’ambiente.

 

Cosa ha significato per la vostra realtà essere scelta come Ambasciatrice dell’Economia Civile?

La nomina ad Ambasciatori dell’Economia Civile è stata accolta con grande soddisfazione e allo stesso tempo come una responsabilità, in quanto il termine stesso “ambasciatrice” racchiude in sé un valore e un onere verso il tema per il quale si è identificati come un  riferimento ed un esempio per altre imprese e organizzazioni.

Questa nomina per Progesto, che dal 2020 è Società Benefit e come tale si impegna attivamente a creare impatto positivo sulla comunità, alle persone e per l’ambiente, è quindi riconosciuta come un’attestazione del buon lavoro fatto fino ad ora e allo stesso come un invito a fare sempre meglio e soprattutto a rafforzare la condivisione dei nostri progetti con l’esterno e la partecipazione gli stakeholder nelle attività che portiamo avanti.  

Viviamo nell’era della connessione: quali sono i canali di comunicazione che utilizzate per promuovere e diffondere le vostre buone pratiche e come si può sensibilizzare in maniera efficace su questi temi? 

Noi crediamo che una comunicazione efficace non possa prescindere né dall’uso della tecnologia né dai canali tradizionali di comunicazione in quanto la relazione umana è una metodologia fondamentale e insostituibile per arrivare alla mente e al cuore di tutti, senza discriminazioni di sesso, genere, età, provenienza, istruzione ed estrazione sociale.

Pertanto, Progesto utilizza regolarmente strumenti di comunicazione digitale, quali ad esempio i canali social, le newsletter, webinar, email e telefono attraverso i quali si diffondono proposte informative e formative, e in parallelo organizza incontri nelle aziende, nelle scuole, convegni aperti alla cittadinanza e collaborazioni con organizzazioni no-profit o altre aziende per divulgare i temi a noi cari, quali la sicurezza macchine, la responsabilità sociale e la tutela dell’ambiente. Oltre a questo, si utilizzano la carta stampata e affissioni pubbliche per arrivare potenzialmente a chiunque e stimolare riflessioni o la curiosità di voler approfondire un tema.  

Sensibilizzare per Progesto significa essere propositivi, quindi individuare quello che non va e che può essere migliorato e avanzare idee di miglioramento, all’occorrenza anche creando e stimolando percorsi innovativi al di fuori degli schemi standard in quanto crediamo che laddove non sia possibile modificare un sistema dal suo interno, è necessario creare un sistema alternativo migliore. 

Parlare alle persone e spiegare con un linguaggio accessibile a tutti cosa ognuno di noi può fare per fare crescere la società civile in modo responsabile e sostenibile è uno strumento infallibile. Crediamo che le persone abbiano bisogno di messaggi positivi, di speranze e di soluzioni concrete e realizzabili. 

Pensate che nell’ultimo anno ci siano stati dei progressi sotto il profilo dell’Economia Civile nel territorio in cui operate e su quali aspetti si basa la vostra valutazione?

La presa di coscienza del mondo imprenditoriale sotto il profilo della sostenibilità economica è indubbiamente in crescita. Occupandoci di implementare modelli di business sostenibile e accompagnando le aziende verso la rendicontazione dei propri impatti e la certificazione attraverso diversi standard legati ai criteri ESG, abbiamo modo di vedere direttamente l’evoluzione del mercato in questo senso.

Se per molte aziende, soprattutto a seguito di un ricambio generazionale, il driver di questo cambiamento è il riconoscimento del proprio ruolo e una volontà autentica di essere parte attiva del futuro sostenibile della società, è inevitabile che la spinta per altre aziende sia dovuta da obblighi normativi, allineamento con la concorrenza o contributi economici, tuttavia riteniamo che qualora il risultato sia positivo e porti ad un effettivo progresso, non ci sia nulla di male e anche le aziende più scettiche possono in questo modo sperimentare i vantaggi di una strategia di sostenibilità e attivarla o ampliarla di anno in anno. 

La Carta di Firenze per l’Economia Civile impegna in otto azioni decisive di cambiamento. Sono azioni interdipendenti, ma potendo indicarne soltanto una, per voi quale assume una valenza prioritaria per la vostra comunità in questo momento? 

Credere nella biodiversità delle forme di impresa è certamente la traiettoria dove noi vediamo la possibilità di fare la differenza in misura notevole e coinvolgendo un grande numero di persone. Supportare la trasformazione delle aziende in società benefit e/o in aziende certificate B Corp è una delle azioni in cui noi  di Progesto crediamo e ci impegniamo attivamente affinchè dal basso la società civile si muova e realizzi progetti di sostenibilità e di miglioramento della comunità.

Le aziende sono sollecitate a rispondere ad input del mercato, ma bisogna ricordarsi che le aziende sono costituite da persone e quindi implementare modelli di fare impresa innovativi e sostenibili è un modo per fare sperimentare a tutte queste persone il valore e il reale beneficio di lavorare con il doppio scopo di creare profitto e distribuire una parte di questo profitto in azioni per il bene comune. 

Quello che noi vediamo è un effetto virale, per cui le aziende sostenibili attraggono persone, e sollecitano tutta la catena di fornitura a ripensare il proprio modello di business. 

Come vi impegnerete nel prossimo anno per contribuire ancora di più un progresso inclusivo, partecipato e sostenibile su questo fronte? 

Il nostro lavoro di sviluppo di una economia sostenibile è divenuto parte integrante della nostra attività e coinvolge tutti i reparti. Attraverso i nostri servizi aiutiamo le imprese ad attivare strategie di sostenibilità e progetti di beneficio comune per la comunità e l’ambiente, così come una ristrutturazione interna della governance per poter vivere la sostenibilità nella quotidianità e trarre beneficio dalle azioni messe in campo attraverso la soddisfazione dei lavoratori e il coinvolgimento dei clienti e dei fornitori. 

Rendiamo i nostri clienti consapevoli e partecipi del loro contributo nelle nostre attività di beneficio specifico, che per il prossimo anno sono focalizzate su due fronti: la campagna di sensibilizzazione per la sicurezza dei macchinari che abbiamo già avviato con la collaborazione di ANMIL e che portiamo nelle azienda ma soprattutto nelle scuole parlando agli studenti e aiutandoli a capire come possiamo costruire una società più sicura e più sostenibile.

Formare significa coinvolgere e soprattutto dare messaggi positivi ad una generazione di giovani che è spesso caricata di responsabilità e di problemi di cui loro non hanno colpe.  L’altro fronte riguarda il supporto allo sport e all’ambiente attraverso progetti di sostegno per le associazioni sportive, fulcro fondamentale di supporto alla comunità e di divulgazione di valori e comportamenti buoni. 

Accanto a questi due macro-progetti, continuiamo con le nostre attività ormai consolidate di cura del benessere dei nostri lavoratori e della loro formazione, con programmi formativi professionalizzanti e di sviluppo personale che impegnano tutti per almeno 100 ore/anno, attività di welfare e supporto al reddito, così come volontariato retribuito e altre opportunità di vivere la sostenibilità in azienda.