Le imprese dei giovani per l’Economia Civile

Le 10 startup selezionate per partecipare al Festival Nazionale dell’Economia Civile e i vincitori della prima edizione

Il Festival Nazionale dell’Economia Civile di Firenze ha raggiunto anche i giovani progettisti e innovatori italiani, i cosiddetti startupper.
Insieme ai bandi dedicati a imprese e scuole, è stato lanciato anche quello dedicato a startup già costituite e idee di startup ad alto tasso di sostenibilità e innovazione sociale.

Come per le imprese, anche nel caso delle startup la commissione interna del Festival Nazionale tra le candidature pervenute ha selezionato 10 progetti di economia civile, proposti e realizzati da universitari, giovani progettisti, gruppi di cittadini under 40 e ricercatori.
Progetti molto diversi tra loro, sia per business model, che per settore commerciale: dalla nuova frontiera del marketing territoriale ai filati creati dagli scarti tessili mescolati a bottigliette di plastica; dalla startup/magazine che promuove la musica classica  alla casa di moda che sperimenta l’economia circolare, sino ad arrivare allo spin off universitario, che trasforma gli scarti alimentari in cibo per animali domestici.

10 team agguerriti, che hanno presentato le loro idee di impresa e le loro startup a colpi di video, campionari e assaggi.

Con grande professionalità, competenza e sicurezza in se stessi, i giovani si sono dimostrati pronti al cambiamento culturale richiesto, trasformando i vincoli di una gestione più attenta alle persone e all’ambiente in opportunità da sfruttare, che li porta a esplorare soluzioni e innovazioni – tecnologiche e non – senza migrare all’estero.

Eccoli, gli imprenditori del futuro, a partire dai tre vincitori, che hanno conseguito un premio in denaro di 6mila, 3mila e mille euro, per proseguire o implementare la propria impresa.

Rifò: tessuti “circolari”, prima classificata
Starup di Prato, che ha chiuso il cerchio sul tessile partendo da un’antica tradizione dell’area toscana, quella dei “cenciaroli” – i raccoglitori di stracci usati – Rifò ha ripreso questo antica attività di raccolta, aggiungendovi quella di rilavorazione. Lo “straccio” viene trattato e ricondotto allo status di filato, per poi ricavarne la materia prima per nuovi maglioni, sciarpe e accessori per uomo e donna. La struttura che ospita Rifò è circolare, come il suo prodotto e chiude il percorso: punto raccolta, filanda, sartoria e maglieria, un magazzino logistico e gli uffici direzionali.

FAirB&B: il turismo che fa bene
Questo team di ragazzi provenienti da tutta Europa si costituisce a Venezia, trasformandosi in una proposta del tutto originale nel panorama del turismo: una piattaforma web di condivisione di appartamenti o stanze –  gestite da universitari – che vengono proposte come alloggio turistico a prezzi vantaggiosi. Ma cosa c’è di innovativo? Sta tutto nella proposta sociale, compresa nell’offerta di FAirB&B: una piccola percentuale di quanto pagato dal turista viene versato in un crowdfunding dedicato a progetti territoriali a favore di associazioni partner.

WeHop: la birra che produce energia
Il team di due ragazze – la direttrice artistica di un festival di economia circolare a Roma e una maestra birraia – stanno brevettando un sistema di produzione di pellet e altri materiali combustibili naturali ottenuti dagli scarti organici secchi della birra artigianale. Il luppolo, che costituisce l’80% degli scarti organici della produzione della birra, può essere riutilizzato per produrre pellet e quindi energia per gli impianti della birra artigianale, per riscaldare gli uffici o da immettere nella rete domestica locale.

E queste le altre 7 eccellenze di economia civile in fase startup!

MurgiApp: brand sociale per la Murgia
Che dire, quando sei un abile social media manager e programmatore e vuoi promuovere il tuo splendido territorio? Crei una App che mostri ai turisti le bellezze e i segreti della tua terra secolare. L’obiettivo è quello di trasformare le virtuose realtà medio-piccole del territorio in affascinanti prodotti locali da connettere all’interno di una rete di portata nazionale.

Quinte parallele: perchè la musica classica è anche giovane
Partendo dal gap intergenerazionale diffuso nell’ambito del settore della musica classica, questi abili studenti della LUISS hanno elaborato delle strategie di comunicazione e promozione di eventi musicali considerati a oggi di nicchia, per renderli cool anche agli occhi dei giovani. E ci sono riusciti! Le più importanti orchestre classiche italiane e i festival di musica da camera di molte regioni del Bel Paese lavorano con questi influencer, per portare la musica classica davvero a un altro livello: quello dei giovani.

Vanta Design Studio: la moda etica e innovativa
Trasformare i ritagli di stoffa delle imprese di moda italiane in abiti unici e originali completamente unisex e customizzabili. Questa la mission di Vanta Design Studio nata dall’idea di una studentessa di moda di Roma.
In aggiunta a questo recupero fashion di scarti produttivi, una sperimentazione di economia circolare: utilizzare materiali differenziati dai cittadini per ottenere nuovi tessuti-non-tessuti per outfit adatti a tutti.

EcoFarm: il fico d’india che ti rende fico!
Nasce in Sardegna, terra di macchia mediterranea, la startup che trasforma fichi d’India biologici coltivati dal team in cosmetici e prodotti dermatologici emollienti e addolcenti, sfruttando le caratteristiche peculiari del gel contenuto nella buccia di questo dolcissimo frutto spinoso. Coltivazione bio, rispetto del territorio e delle tradizioni locali, sino ad arrivare al packaging e all’impiego di personale giovane e qualificato i punti di forza del progetto.

Feed from food: benessere animale, dall’eccesso umano
Anche i nostri amici a 4 zampe hanno diritto a un’alimentazione sana, equilibrata e dignitosa. Perchè non coniugare le diete delle mense scolastiche od ospedaliere e i loro scarti, con la produzione di alimenti per animali?
Da questo concetto nasce l’ambizioso progetto di questo team di veterinari e biologi dell’Università di Milano, che hanno a cuore la lotta allo spreco alimentare tanto quanto la dieta dei nostri animali domestici.

Cocoon: insetti contro la fame nel Mondo
Un altro team di giovanissimi studenti internazionali, che mette a punto una dieta particolarissima, forse un po’ troppo alternativa, ma pur sempre sostenibile sotto molti aspetti. Il gruppo di Cocoon alleva e trasforma alcune specie di insetti ad alta percentuale proteica, che possono sostituire in modo efficace la carne bovina o suina comunemente consumata. Unico scoglio: quello culturale, chi mangerebbe un’insalata di grilli?
A questa domanda, durante il Festival, il team ha risposto distribuendo a giuria e pubblico alcuni assaggi. Ai posteri…

TuCum: la App che fa del bene
Il team di TuCum è formato da giovani già volontari Caritas, che hanno voluto coniugare l’azione di aiuto al prossimo in difficoltà, con la tecnologia e l’appeal che soltanto App e piattaforme possono indurre nelle persone più giovani. La startup ha infatti sviluppato un’applicazione per dispositivi mobili che permette di redistribuire microdonazioni, che possono variare da un minimo di 20 centesimi a un massimo di 10 euro, per
l’acquisto di prodotti di prima necessità in favore delle persone più bisognose.

Insomma, un bel paniere di imprese in fase di avviamento, che potrebbero davvero cambiare sensibilmente la direzione dello sviluppo economico sostenibile del nostro Paese. NeXt li accompagnerà, per supportare la sperimentazione delle loro idee progettuali e per la costruzione di reti economia civile a livello locale.

Li conosceremo, uno per uno in maniera più approfondita, esplorando motivazioni e aspettative che hanno mosso questi giovani nel dar vita alle loro idee e cercando di proporre un futuro migliore.
Stay tuned!