Verso un’economia civile: cambiano i paradigmi?

Come è cambiato il paradigma dell’Economia Civile? Come si inseriscono i nuovi temi della disoccupazione, del welfare attivo e delle opportunità per i giovani italiani? Come ripensare gli ambiti della politica e dell’economia, della formazione e dello studio, per costruire un presente che sia giusto per tutti? Come attivare un’interazione costruttiva tra le generazioni, ma anche tra le diverse appartenenze ideali che abitano il Paese?

Queste sono solo alcune delle domande sulle quali rifletteranno tre illustri economisti italiani: Piero Tani, Alessandra Smerilli e Paolo Santori. Tre generazioni di studiosi e ricercatori del campo dell’economia che confrontano e scambiano pareri dibattendo nell’evento “Verso un’economia civile: cambiano i paradigmi? Tre generazioni di economisti in dialogo”.

Aperto e gratuito per tutti, l’evento – che si terrà presso il Centro Internazionale Studenti Giorgio La Pira – è inserito negli eventi di “avvicinamento” alla prima edizione del Festival Nazionale dell’Economia Civile, sempre a Firenze dal 29 al 31 marzo.

Questo dibattito aperto fa parte di una serie di eventi, che accompagnano al III Forum di Etica Civile previsto a Firenze per il 16 e 17 novembre prossimi. Il Forum – realizzato per la prima volta a Padova nel 2013 – è un evento di grande importanza per la discussione dei nuovi paradigmi relativi l’etica e l’economia civile.

Quest’anno il titolo sarà: «Verso un patto tra generazioni: un presente giusto per tutti», da qui l’esigenza – negli eventi di avvicinamento alla due-giorni nazionale – di iniziare questo confronto generazionale sui temi dell’etica a 360°.

Lo scopo è quello di far interagire costruttivamente l’esperienza degli anziani, l’entusiasmo dei giovani e le competenze degli adulti, per imparare insieme a rigenerare gli spazi condivisi delle città e dei borghi italiani, reinstaurando cooperazione tra cittadini e creando una vera e propria comunità educante, che accompagni i giovanissimi verso un concetto sempre più etico e civile delle relazioni a qualsiasi livello.

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